Conclusioni

Prestazioni		Sono risultate eccellenti specie per il kit da 2666 MHz
Overclock		Sono in grado di regalare grandi soddisfazioni riuscendo a scalare ben oltre il margine di tolleranza del 10%
Qualità		La qualità che da sempre accompagna i prodotti Kingston “Eccellenza” peraltro i moduli sono garantiti a vita
Bundle		Minimale che del resto dato questo tipo di prodotto e le basse temperature rilevate sarebbe inutile una ventola aggiuntiva che oltretutto nasconderebbe il design dei dissipatori
Prezzo		A confronto con la concorrenza è uno dei punti vincenti di entrambi i kit recensiti. Peccato che il kit KHX26C11T2K2/8X è difficile da trovare in commercio.
Complessivo

Linea dedicata a chi cerca e pretende il massimo delle prestazioni nonché soddisfazioni in ambito overclock, fanno della linea Predator una scelta vincente se non obbligata, dato che tutti i brand che realizzano  memorie hanno a listino una linea di memorie dedicate all’overclock. Con le Predator la Kingston ha realizzato un prodotto dalle eccellenti qualità, com’è di fatto lo standard di lavoro della Kingston, e dalle ottime doti in ambito overclock. Ricordiamo ai lettori che i risultati conseguiti sono stati ottenuti esclusivamente ad aria ed è per questo che entrambi i kit KHX24C11T2K2/8X e KHX24C11T2K2/8X ci hanno soddisfatto appieno, benché sul mercato la concorrenza si è fatta agguerrita e si possono trovare kit di memoria con margini di overclock più elevati ma con prezzi decisamente più alti. Ed è per questo che conferiamo la menzione il grado di Gold. Il kit KHX24C11T2K2/8X si può infatti trovare ad un prezzo a partire da 95€ mentre il kit KHX24C11T2K2/8X è disponibile a circa 130€. Consigliamo il primo agli appassionati di gaming che desiderano il massimo dal proprio PC nell’utilizzo quotidiano, mentre il secondo agli appassionati di overclock estremo che hanno bisogno di spremere fino all’ultimo MHz dalle memorie per ottenere quel poco in più in grado di fare la differenza.

Un ringraziamento va a Kingston per averci fornito i kit in questione.

Valter d’Attoma